Vittorio Veneto, la città dell’ultima Battaglia e la Foresta del Cansiglio tra branchi di cervi e alberi secolari
Castelli da visitare, santuari e la natura della Foresta del Cansiglio
Era il 30 ottobre 1918 quando le truppe italiane entrarono a Vittorio Veneto, a pochi chilometri dal fiume Piave e dal Monte Grappa, per liberarla dagli austriaci, determinando così lo sfacelo della linea nemica e avviando la vittoria della Prima Guerra Mondiale. Ancora oggi, passeggiando in città, non puoi non amare ancora di più il Bel Paese, ma Vittorio Veneto non significa solo storia: nata dopo la metà dell'Ottocento dall'unione di due centri vicini, sono ancora evidenti l'eterogeneità dei quartieri che la compongono.
Perché visitare Vittorio Veneto?
-
Cogli le differenze tra Serravalle, il centro storico ricco di palazzi signorili e segni della Serenissima, e Ceneda, sede della Diocesi e della residenza del Vescovo. Ceneda è anche luogo natale di Lorenzo Da Ponte, autore di famosi libretti d'opera scritti anche per Mozart e Salieri.
-
Immergiti nella storia della Grande Guerra, visitando il Museo della Battaglia, nato da un'idea di un ragazzo del ’99, Luigi Marson, vittoriese e arruolato nel 2° Granatieri. Segui il percorso esperienziale che ti porta all'interno di una trincea e rendi omaggio a tutti i caduti al Monumento eretto in Piazza del Popolo.
-
Scopri l’Altopiano del Cansiglio, che si erge alle spalle di Vittorio Veneto: percorri gli itinerari nella Foresta del Cansiglio in mountainbike, a cavallo o a piedi, scopri la sua fauna e tutte le tipologie di alberi, fiori, piante. Oppure, imbocca la strada per Cison di Valmarino e percorri a piedi l’Anello dei laghi glaciali di Santa Maria e Lago per gustare l’atmosfera rilassata che si respira nel Parco dei Laghi della Vallata dove si uniscono la natura del paesaggio e la storia del Parco Archeologico del Livelet.
Curiosità del Veneto: il Santuario di Santa Augusta
Oltre al castello di San Martino e al Monte Tomba, veglia sulla città di Vittorio Veneto il Santuario di Santa Augusta: la leggenda narra che la ragazza venne martirizzata dal padre per colpa della sua fede cristiana. Lungo la scalata al Santuario, si trovano sette oratori, costruiti dai vittoriesi in occasione di un voto fatto alla santa per preservare la città dalla peste nel Seicento. Nel santuario si possono trovare le reliquie sante, ancora oggi si ritiene guarisca le malattie legate alla testa.